Odontoiatria Conservativa

L’odontoiatria conservativa si occupa di trattare le lesioni a carico dello smalto e della dentina dei denti (in principal modo dovuta a carie, ma anche a traumi) con la finalità di restaurare la normale funzione ed estetica di quest’ultimi. Per restaurare tali lesioni, è possibile utilizzare:

  1. una tecnica diretta (l’odontoiatra prepara nel dente una idonea cavità e la ottura nella stessa seduta);
  2. una tecnica indiretta (l’odontoiatra prepara una cavità, e ne rileva un’impronta che passa poi ad un laboratorio odontotecnico. L’odontotecnico (tecnico specializzato nel costruire manufatti quali dentiere, protesi dentali, intarsi) costruisce poi un manufatto su misura, di grande precisione, che verrà cementato sul dente dall’odontoiatra nel corso di una seduta successiva).

La tecnica diretta è la più frequentemente utilizzata nel caso di lesioni piccole e medie; la tecnica indiretta di norma è riservata alle perdite di sostanza dentale più importanti.
Fino a pochi anni orsono, il materiale più frequentemente utilizzato per le otturazioni dei molari e premolari era costituito dall’amalgama d’argento. Da qualche anno tale materiale è stato progressivamente rimpiazzato dalle resine composite, che permettono, oltre ad una migliore estetica, anche l’esecuzione di cavità più conservative (cioè meno destruenti nei confronti del dente trattato); sempre a patto che tali resine composite vengano utilizzate con l’ausilio della diga di gomma, ovvero di un foglio di gomma, posto in bocca del paziente, che ha lo scopo di non far bagnare i denti da trattare dalla saliva (la saliva inibisce infatti il processo di indurimento di tali materiali minandone la resistenza nel tempo).